People on a night picnic with lights and drinks at Limbo Festival in Tuscany, Italy

LIMBO Festival – Connettersi con la musica a un livello umano supremo

Un viaggio spirituale tra musica, gastronomia, conferenze e attività all’aria aperta 0

LIMBO significa le nostre passioni, il nostro modo di vivere il più possibile in armonia con la natura e il Cosmo. LIMBO è anche la nostra passione per la musica e l’amore incondizionato per la Toscana, le nostre radici e il nostro patrimonio.

Luca Bacchetti

La Toscana italiana, un gioiello sulla scena mondiale. Un paradiso naturale che diffonde magia a tutti coloro che lo visitano e che ospita il LIMBO Festival, una delle boutique più eclettiche d’Italia. Dal 7 al 9 luglio, presso la Tenuta Il Ciocco in Garfagnana, il festival unirà ancora una volta poche anime fortunate per un’esperienza superiore. 

Dal 2021, LIMBO Festival combina l’essenza di più mondi con viaggi all’insegna della musica, della natura, delle attività all’aperto e della gastronomia tra le montagne di Barga (Lucca). L’edizione 2023 si svolgerà all’insegna del mantra “A Human Future”, con la premessa di trovare l’equilibrio tra tecnologia e umanesimo, quest’ultimo al centro di tutto. 

Il valore aggiunto di questo terzo anniversario sarà qualcosa da attendere con ansia, perché comunità come il SACBE CAMP guideranno i partecipanti in un viaggio trasformativo tra yoga e meditazione. Il tutto, culminando nella “Cerimonia del Cacao”, un rituale indigeno dell’America Centrale. Dal punto di vista musicale, la line-up di LIMBO di quest’anno brilla con artisti come Gerd Janson, Crussen e Gold Panda, esperti nel creare atmosfere e trasportare gli ascoltatori in altri luoghi.

Tutto questo è solo un’anteprima di ciò che ci aspetta al LIMBO Festival 2023. Siete pronti ad approfondire? Il fondatore Luca Bacchetti ci svela i segreti.

Line up of artists who will play at Limbo Festival 2023 in Tuscany, Italy

Qual è stato il momento o l’esperienza che ha ispirato la creazione del LIMBO Festival?

LIMBO è nato quasi per gioco nell’estate del 2021, quando le rigide regole imposte dal governo italiano non ci permettevano di organizzare eventi. 

Sono stato costretto a cancellare alcuni dei miei concerti all’estero, così ho proposto al mio socio Alessandro Stefani di fare qualcosa di speciale per noi; dopo 2 anni di umore pandemico sentivamo tutti il desiderio di condividere qualcosa di bello! Abbiamo organizzato una cena cucinata da uno chef, servita su un parterre di 1000 metri di altezza, con musica d’ambiente come colonna sonora. Doveva essere un incontro tra amici, ma la magia che sentivamo intorno ci ha spinto a pensare più in grande. Così è nata l’idea di un festival con una cena speciale.

Oltre a essere un festival musicale, LIMBO offre un’esperienza a 360°. Quali sono, secondo voi, i tre pilastri fondamentali della vostra identità e come si manifestano?

LIMBO significa le nostre passioni, il nostro modo di vivere il più possibile in armonia con la natura e il Cosmo. È un momento di condivisione in cui musica, cibo, chiacchiere e attività all’aria aperta si fondono in un’unica immagine, in una sensazione. LIMBO ha a che fare con il benessere, il piacere, la poesia, il rispetto; l’opportunità di staccare la spina e riavere se stessi. LIMBO è anche la nostra passione per la musica e l’amore incondizionato per la Toscana, le nostre radici e il nostro patrimonio.

Se condivise, le esperienze e i momenti belli valgono di più!

Quando siete giunti alla terza edizione, si può dire che siete già un punto di riferimento nel settore. Cosa avete imparato dalle edizioni precedenti e come ha influenzato la vostra filosofia?

LIMBO è in continua evoluzione. La ricerca della bellezza è sempre stata la nostra spinta; poi si ottengono buone ricompense dalle intuizioni avute, oppure si ha la possibilità di imparare dai propri errori. Non la vediamo come una competizione per il festival più bello o come una lotta interiore. Ci piace pensare a noi stessi come parte di qualcosa di più grande, che parla in termini di certi bisogni dell’essere umano. 

LIMBO è locale e globale allo stesso tempo, con un’enorme diversità di culture che si riflette nel festival attraverso diverse azioni. Come si integrano i valori della Toscana nel festival? E, d’altra parte, come si connette con i background culturali di tutto il mondo?

One nation under a groove

Come DJ ho girato il mondo per 20 anni e mi chiedevo se fosse possibile organizzare un festival nel mio bel paese. Quando ne ho avuto l’occasione, ho iniziato a lavorarci – l’idea di portare la gente in Toscana e mostrare tutte le nostre specialità, dalla musica al cibo! Come italiani, siamo consapevoli di ciò che rende il nostro Paese così bello e unico e vogliamo davvero condividere questi tesori con amici provenienti da tutto il mondo. Essere curiosi, accoglienti, creativi e un po’ folli fa parte del nostro DNA, è il modo di vivere italiano.

Forse è per questo che LIMBO è molto attento e sensibile alle persone. Il festival promuove l’inclusione e lo scambio. Il mantra è “One nation under a groove”. Abbiamo una line up internazionale di DJ e artisti. Quest’anno Gold Panda o Gerd Janson si occuperanno di attivare la pista da ballo. 

Musician playing the drums at Limbo Festival in the Tuscany, Italy

Come si riflette il concetto di “A Human Future” nella line up? 

LIMBO è un momento di condivisione in cui ogni elemento si unisce in un’unica immagine, in una sensazione. È come un puzzle, l’insieme è il significato.

In LIMBO integrate iniziative originali con partner come Sacbe Camp. Quale valore aggiunto pensa che possano apportare queste collaborazioni? Come sceglie i progetti che invita al festival?

Conosco Maria Sánchez (fondatrice di Sacbe) da un po’ di tempo. Insieme abbiamo fatto tante belle esperienze, come alcuni eventi nella giungla messicana. Lì ho vissuto la mia prima volta con la Cerimonia del Cacao, è stato a Black Rock City nel 2018. Così le ho chiesto: perché non vieni a LIMBO?!

SACBE Camp founders at Limbo Festival in the Tuscany, Italy

La tecnologia e l’IA si stanno diffondendo rapidamente e sfidano la nozione di “futuro umano”. Cosa pensa di questo settore in evoluzione? Vedremo questi strumenti implementati nei festival?

L’umanesimo è la base culturale che ogni imprenditore, sviluppatore, start-upper dovrebbe avere – soprattutto in un mondo profondamente influenzato dalle tecnologie, nel bene e nel male. Sta emergendo la necessità di elaborare un nuovo ordine ma, allo stesso tempo e soprattutto, questo ordine deve essere sia spirituale che culturale.

Sia un nuovo umanesimo che un rinnovato impegno e progettazione culturale possono nascere da una nuova prospettiva sulla società. Per questo motivo il tema principale della prossima edizione di LIMBO è Un futuro umano, un futuro in cui l’umanità con i suoi algoritmi primordiali – intuizione, desiderio, coraggio e amore – avrà un posto centrale.

Night gathering with lights at Limbo Festival in the Tuscany, Italy

Il LIMBO Festival ha probabilmente lasciato ricordi indelebili e trasformato le prospettive di molti visitatori. Condividete i vostri ricordi più belli delle edizioni passate!

Quello sguardo negli occhi, l’atmosfera intorno… Insomma, è difficile da descrivere a parole, ma è una sensazione bellissima.

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