Le 9 storie più imbarazzanti a una festa

Se pensavi che la notte in cui hai vomitato davanti tutti fosse stata la peggior cosa che ti sia successa, finiscila di lamentarti e fai un bel respiro. A tutti voi, amici amanti delle feste, permettetemi di rassicurarvi, non siete i soli in questo mondo! Ecco a voi un articolo che vi farà sentire meglio, un articolo con cui potrete identificarvi!

Abbiamo chiesto a 10 studenti usando Studocu di condividere le loro storie della notte più ridicole e bizzarre. Alcune sono veramente incredibili. Godetevi le storie che state per leggere, e un grande ringraziamento a chi ha condiviso!

Carsick

Alunno dell’Università di Firenze: “Avevo deciso di andare a Lisbona per il festival NosAlive e di incontrare lì degli amici che non vedevo da parecchio tempo. Sono arrivato senza nessun problema. I problemi però sono iniziati dopo, quando mi sono reso conto che il Blabla Car del ritorno mi aveva lasciato a piedi. Il peggio doveva ancora arrivare. Infatti quando sono andato a prendere il portafoglio per comprare un biglietto del treno, visto che era l’unica alternativa, mi sono reso conto che me l’avevano rubato. Questo simpatico scherzetto mi è costato il ritorno Lisbona- Siviglia in autostop, costretto a chiedere avanzi di cibo alle stazioni di servizio per poter mangiare.”

Leggendaria festa

Alunna dell’Università di Torino: “Un fine settimana facemmo una festa a casa per salutare un’amica che da lì a poco avrebbe cambiato città. Quella che doveva essere una tranquilla e nostalgica festa notturna di saluti si trasformò in un American Pie. Ci siamo ritrovati in più di trenta, tra amici e imbucati. Il risultato ve lo lascio immaginare. Gente chiusa in camera a fare sesso, altra in bagno che vomitava in tutti i sanitari esistenti, preservativi gonfiati come se fossero palloncini e un tizio che non si sapeva da dove era apparso che suonava il piano completamente ubriaco. Ciliegina sulla torta: il cane che ha avuto diarrea per vari giorni,  dopo essersi scolato non so quanti litri di sangria. La festa non tardò a diventare una leggenda.”

Cenerentola Ubriaca

Alunna dell’Università di Milano: “Avevo bevuto tantissimo la notte precedente. M sono svegliata con la sbornia ancora in corpo, che mi si è acuita quando mi sono resa conto di essere tornata a casa con un solo tacco e senza cellulare. E poichè ero più preoccupata per il primo che per il secondo decisi di uscire a cercare la mia scarpetta d’oro ripercorrendo tutti i bar in cui ero stata la sera prima e lasciando bigliettini attaccati : “ Chiunque trovi un tacco destro, per favore mi contatti”.

Lady Boy

“Eravamo in vacanza a Madrid, dopo una cena a base più che altro di sangria abbiamo deciso di andare in un locale vicino al quartiere la Chueca, dove suonava un DJ famoso. Appena entrati nel locale ci siamo subito persi e ognuno ha passato la serata praticamente da solo, salvo sporadici incontri di qualche minuto. All’albeggiare, mentre tornavo da solo verso casa, ho visto uno dei miei amici uscire dalla porta di un condominio, seguito da una donna corpulenta e alta. Lui era spaventato, e lei era un uomo.”

Lontanuccio

Studente dell’Università di Napoli.” Per festeggiare la fine degli esami della sessione. Io e il mio gruppo di amici dell’Università abbiamo deciso di andare a Barcellona. Abbiamo affittato una villa molto cara con piscina e un giardino enorme con affaccio praticamente in spiaggia e l’Oceano davanti, pagando il fitto in anticipo. Quando siamo arrivati all’aeroporto però abbiamo avuto una non-bella sorpresa: chiamammo un taxi per farci accompagnare alla villa e lì la scoperta: avevamo affittato la casa a 200 km da Barcellona per cui alla fine passammo metà delle vacanze in villa e metà a Barcellona spendendo e sperperando una quantità di denaro inimmaginabile.”

“Una volta sono andata ad una festa a casa dove c’era più alcool che persone. Alcuni erano già svenuti. Un altro era così ubriaco che non riusciva neanche a salire le scale di casa. Era addormentato a terra nel ripostiglio con una ragazza che aveva lo stesso suo tasso alcolico. Poiché la camera era molto scura, è facile immaginare cosa sia successo. Dal resto della casa si ascoltavano rumori molesti, stridolii, grida, quadri che cadevano, sembrava una battaglia campale più che qualcosa di romantico. La sorpresa fu nell’accendere la luce. I due piccioncini erano cugini che a luce spenta non si erano riconosciuti. “

Uber-derubati

“Ero completamente ubriaco tanto da non riuscire a mettere un piede dietro l’altro, quindi ho impiegato parecchio per trovare un taxi disponibile a riportarmi a casa. Quando finalmente riuscii a fermarne uno, mi sono addormentato non appena ho toccato il sedile con la testa. Quando mi sono svegliato, mi sono reso conto di stare a più di cinque ore lontano da casa mia, senza portafoglio, cellulare e neanche scarpe. Ebbene si, il tassista aveva pensato bene di rubarmi tutto quello che avevo e di lasciarmi buttato nel mezzo del nulla. Non ricordo neanche come sono riuscito a tornare a casa, ma il destino finalmente si è messo dalla mia parte. Hanno trovato il tassista, ho recuperato tutto quello che mi aveva rubato e gli hanno fatto passare guai seri.”

Studenti senza tetto

“Quando un gruppo di amici Erasmus si riunisce il 90% delle volte combina casini. Infatti, Io e i miei amici Erasmus decidemmo di andare una domenica a Sesimbra, cittadina di mare a 150 km da Lisbona dove risiedevamo, per trascorrere una giornata diversa. Poiché l’idea era quella di ritornare in giornata, non portammo ne carte di credito ne giacche. Tuttavia l’unico piccolo-grande particolare che non avevamo considerato era che l’ultimo treno per tornare a Lisbona era previsto per le 4 di pomeriggio e la domenica non viaggiavano Bus. Quando ce ne rendemmo conto erano ormai le nove di sera, iniziammo a girare senza meta per la città cercando ospitalità senza un euro in tasca. Provammo a ripararci vicino al mare in una capanna dove abitualmente facevano il mercato ma iniziò a diluviare e per poco non venivamo risucchiati dalle onde. Sì avvicinò un signore di mezza età molto preoccupato e ci disse di chiedere riparo ai vigili del fuoco. Seguimmo il suo consiglio e andammo in caserma.. Ci prepararono la cena, ci diedero delle divise per cambiarci la roba completamente bagnata che avevamo addosso. La parte più divertente fu il giorno dopo….ci portarono in Università sul camion dei Pompieri.. Esperienza irripetibile e ricordo indelebile!”

 Post sbornia felice

“Un giovedì qualsiasi decidemmo di organizzare una festa all’ultimo minuto. Non ci aspettavamo molta gente avendo lezione il venerdì mattina alle 8.30 e soprattutto per la rapidità con cui avevamo organizzato il party. Invece, a dispetto delle aspettative, ci trovammo letteralmente sepolti sotto 300 persone. Io, facendo sempre le cose all’ultimo minuto, ovviamente avevo un parziale per cui non avevo neanche iniziato a studiare. Così,  arrivato a casa intorno alle 5, ho realizzato che mi rimanevano praticamente 4 ore per iniziare e terminare il lavoro. Ero ubriachissimo e non avevo la forza di alzare un dito; perciò mi sono affidato a StuDocu, ho scaricato un mega riassunto e ho fatto quel che potevo. Il 26 più bello della mia vita.”

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