Molto più di un Capodanno. Molto di più. Davvero: Cosmo Festival è un’esperienza totale, avvolgente, unica, ai confini del futuro e dell’immaginazione. Lo è prima di tutto per la location: il cuore pulsante si divide infatti tra Salone Delle Fontane, Spazio 900 e Room 26, al quartiere EUR. Ovvero, la parte più “metafisica” ed irreale di Roma, chi conosce e ama la città lo sa: un capolavoro dell’architettura, che tra marmi bianchi e linee geometriche, trasporta davvero in un’altra dimensione, tra richiami classici e distopie abbaglianti. Perdersi fra i tre spazi che ospitano Cosmo, alternarli, girarli fra loro, è un’esperienza di per sé.
Ma poi c’è la line up. Una line up potente, ma calibratissima. Una line up dove si parla il linguaggio della techno migliore e più rigorosa, e dove le rifrazioni house non mancano ma sono sempre calibratissime, profonde, scientifiche nell’alternare luci ed ombre, felicità ed inquietudini. Una lineup dove i grandi nomi parlano di per sé (Chris Liebing, Tale Of Us, Charlotte De Witte, Luciano, Ilario Alicante, Marco Faraone: tutti in una sera, tutti), ma dove l’intero cast è un congegno perfetto: talenti come la grazia feroce di Anfisa Letyago o le geometrie di Kobosil, o ancora –
spostandosi alle frontiere estreme del Fuoriorario, la “quarta dimensione” di Cosmo, quella dell’afterhour – l’inferno acido di 999999999, il techno-tremendismo di AnD, la classe di Paula Temple, la freschezza dell’ucraina Marika Rossa.
Altre sorprese potrebbero aggiungersi, nel frattempo. Ma già così, Cosmo Festival si conferma un’esperienza strepitosa, straordinaria. Un rito di passaggio, dal vecchio al nuovo anno, da ciò che è stato ai sogni che arriveranno, in grado di coinvolgerti fisicamente, di lavorare sui tuoi sensi, di offrire qualcosa di semplicemente unico. 31 dicembre 2019. Fino alle luci del giorno del primo giorno del 2020. Roma.
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