Il festival SEEYOUSOUND sta per tornare con l’edizione numero 11 che si terrà a Torino dal 21 al 28 febbraio. Un festival non solo ricco di film in anteprima nazionale, ma di eventi live, di cui alcuni extra festival. ‣ SEEYOUSOUND / AFTER PARTY del film “GOING UNDERGROUND” sui Gaznevada ‣ 27 febbraio ‣ ore 23.00 ‣ Prevendite 7 € + dp ‣ Regular Ticket 10 € + dp Going Underground avrà due proiezioni: la prima in presenza della regista è prevista per domenica 23, febbraio, mentre la replica di giovedì 27 febbraio sarà occasione per un evento unico extra festival di cui Seeyousound si propone come promotore: un live/DJ set con proiezioni video al Capodoglio, locale dei Murazzi del Po. Line Up ‣ GAZNEVADA ‣ JOHNSON RIGHEIRA feat. STRAKER COMMANDER ‣ I-ROBOTS ___________ GAZNEVADA Nati nella Bologna post ‘77, pionieri della new wave italiana, hanno evoluto il loro stile, combinando elettronica, funk e italo disco. Tornati sulle scene, dopo lo scioglimento nel 1988, hanno dato vita a un nuovo capitolo della loro storia con una performance presentata al Berghain di Berlino. Nel loro live/dj set, Marco Bongiovanni (Chainsaw Sally, bassista) e Ciro Pagano (Robert Squibb, chitarrista) rivisitano in chiave elettronica il loro repertorio storico, da Mamma Dammi la Benza a I.C. Love Affair, brano che ha influenzato la scena clubbing di Chicago e Detroit. A questi si aggiungono inserti di tracce dell’epoca che hanno profondamente influenzato il loro percorso musicale. Il loro live DJ set rappresenta un’esperienza unica: un ponte tra passato e presente, che reinterpreta la storia dei Gaznevada portandola nel futuro. JOHNSON RIGHEIRA FEAT. STRAKER COMMANDER J. Righeira che, prima del successo di Vamos a la playa, aveva esordito nel 1980 sull’etichetta dei Gaznevada, la Italian Records, torna, all’indomani della partecipazione al Festival di Sanremo, in duo con Straker Commander, alias di Max Ruggeri, musicista veneto dal gusto retro-futurista. I-ROBOTS Alias Gianluca Pandullo, DJ, produttore, remixer e A&R torinese sulla scena dai primi anni '80, si ispira a suoni soul-jazz, funk, disco, etno-africani, krautrock, cosmic e della prima elettronica. La sua filosofia “No Sound Is Too Taboo” sottende il corposo catalogo di creazioni della sua etichetta, la Opilec Music, tra cui il remix di I.C. Love Affair dei Gaznevada.