‘Dopo 100 anni di psichiatria moderna, i trattamenti sono ancora scarsi’
‘Dopo 100 anni di psichiatria moderna, i nostri trattamenti sono ancora scarsi’ dice il Dottor Ben Sessa sul sito del quotidiano britannico The Guardian. Un’affermazione che giustifica una nuova sperimentazione che inizierà nei prossimi mesi: il trattamento dell’alcol-dipendenza tramite dosi di MDMA. Lo studio sarà condotto a Bristol, nel sud dell’Inghilterra, su venti pazienti alcoldipendenti che hanno riportato diverse ricadute dopo aver cercato di smettere.
Parallelamente alle sessioni psichiatriche, la prescrizione di questa sostanza dovrebbe consentire ai pazienti di curare la loro dipendenza. Il 90% dei pazienti curati con metodi più convenzionali ricade nella dipendenza entro i tre anni dall’inizio delle cure, spiega il Dottor Sessa. L’MDMA è usata per ‘migliorare la relazione tra il terapista ed il paziente, e ci permette di scavare fino al centro dei problemi che conducono una malattia mentale a lungo termine.’
MDMA usata già come trattamento di altre patologie e disordini mentali
Anche negli Stati Uniti vengono usate terapie di MDMA, questa volta per trattare i disturbi post-traumatici, una patologia che colpisce specialmente i veterani reduci di guerra. Lo studio è attualmente nella sua terza fase di test e in caso di risultati positivi, l’amministrazione statunitense potrebbe autorizzare ufficialmente questa nuova modalità di trattamento entro il 2021.
GHB come una possibile alternativa
Che sia per affrontare disordini mentali dei veterani o dipendenze da alcolismo, le terapie di MDMA vengono usate per migliorare l’efficacia e produttività delle sessioni con lo psichiatra. Un altro farmaco psicotrope, come LSD, potrebbe avere lo stesso effetto.
Al contrario, altri farmaci sono usati specificamente per i loro benefici ed effetti diretti sulla dipendenza. Ad esempio, sono stati condotti degli studi sul sodio ossidato, anche chiamato GHB o meglio conosciuto come ‘la droga dello stupro’ poiché comporta una forte azione deprimente sul sistema nervoso centrale in grado di disinibire le persone, stimolando l’attività sessuale e causando perdita di controllo.
Il GHB, un lavoro seguito dal Dottor Philippe Batel, contiene anche una proprietà che impedisce ai neuroni di rilasciare dopamina e diminuire così l’astinenza da alcol. In particolare, un medicinale derivato dal GHB che si assume per via orale specifico per il trattamento dell’alcolismo cronico, l’Alcover, doveva già aver ricevuto il ‘via libera’ ed essere già utilizzato nel 2016. Tuttavia, non sembra ancora essere il caso, probabilmente a causa delle paure riguardo il suo utilizzo.
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