Into Clubbers #2 │the vision of who loves clubbing

3 clubber e 8 domande. Un breve ed intimo percorso con chi ama il clubbing e la nightlife 0

Chi suonava la prima volta che sei andata a ballare e dov’eri?

Roberto Carbonero alla Casa sul Fiume a Recetto (Novara). Avevo 16 anni ed è stato subito amore “al primo ascolto”.

 

Quali sono le tre tracce per te più importanti?

Jeff Mills – The Bells

Âme – Rej

Sam Paganini – Rave

 

Se fossi un DJ, chi vorresti essere e perché?

Sven Väth: il suo mood sempre positivo e carismatico trasforma le sue performance in feste memorabili. Dai, non trovate che il suo sorriso sia contagioso?

 

Se potessi fare una sola domanda a un DJ, cosa chiederesti e a chi?

Mi chiedo spesso come si evolverà la musica elettronica nel tempo e chi meglio di un visionario come Jeff Mills potrebbe azzardare una previsione accurata anche su un lungo periodo?

 

Di quale club vorresti essere proprietaria e perché?

Mi piace sognare in grande: il Berghain. Non fosse altro per essere sempre sicura di entrarci.

 

Chi secondo te è il DJ più sopravvalutato e chi il più sottovalutato?

Sottovalutato – senza fare nomi e neanche cognomi – tanto ci arrivate da soli – vediamo sempre più donne in console, quasi tutte delle tope spaziali, francamente più adatte a fare immagine che a far ballare i clubber più esigenti. Se proprio vogliamo puntare sulle quote rose nei club, guardiamo meno all’estetica e più al sound. Un esempio: Maayan Nidam.

Sopravvalutato – Loco Dice negli anni ha perso smalto, diventando noioso e ripetitivo. La bravura di un DJ non si misura con la presenza sui social: meno Stories e più studio, grazie.

 

Se potessi usare una macchina del tempo, quale evento musicale vorresti (ri)vivere?

Il Time Warp 2012 a Milano. Un vero peccato per il nostro Paese non aver più avuto l’occasione di ospitare un evento di questo calibro.

 

Con quale DJ prepareresti una torta al cioccolato?

Con Carl Cox, da cui mi farei adottare volentieri e che sicuramente sa cucinare meglio di me.

 

 

Chi suonava la prima volta che sei andato a ballare e dov’eri?

Essendo nato e cresciuto a Milano la prima volta che son andato a ballare era il 2000 ed ero all’Old Fashion, a sentire Joe T Vannelli nella sua serata Supalova. I primi Angeli azzurri, le prime sbornie, tornare a casa in qualche modo alle 5 di mattina, con riprovero tedesco mattutino di mia madre.

 

Quali sono le tre tracce per te più importanti?

Underworld – Born Slippy (suonato da Fatboy Slim a Brighton Beach nel 2002)

Nirvana – Smells Like Teen Spirit

Micheal Jackson – Billie Jean

 

Se fossi un DJ, chi vorresti essere e perché?

Ci sono vari DJ che rispetto, però non vorrei essere nessuno in particolare; ammiro la costanza e l’impegno di Carl Cox che da anni è uno dei migliori DJ al mondo ma rimane sempre umile.

 

Se potessi fare una sola domanda a un DJ, cosa chiederesti e a chi?

Piazzare e chiacchierare coi Black Eyed Peas e chiedere a loro semplicemente: “where is the love??”

 

Di quale club vorresti essere proprietario e perché?

Potrei citare molti club, invece ti rispondo che vorrei ideare e realizzare un festival culturale a 360 gradi a cui sto lavorando da un paio di anni…

 

Chi secondo te è il DJ più sopravvalutato e chi il più sottovalutato?

I più sopravalutati son tutti gli artisti EDM che son “dei wannabe musicisti” ma che in realtà fanno solo spettacolo e suonano in digitale tirando torte in faccia al pubblico e giocano con macchine di coriandoli.

Il più sottovalutato, nel senso che non é ancora esploso, è un mio carissimo amico di Berlino, Mannella aka Dahraxt che ha al suo attivo decine e decine di uscite su diverse label e adesso si sta facendo conoscere a livello internazionale; ha suonato appena all night long al prestigiosissimo Le Gare di Porto.

 

Se potessi usare una macchina del tempo, quale evento musicale vorresti (ri)vivere?

Avrei voluto ballare sul cubo alla chiusura del Omen Club a Francoforte con Sven Väth nel 1998.

 

Con quale DJ prepareresti una torta al cioccolato?

Con DJ Tennis, un ottimo chef ed anche una delle prime persone che ha creduto in me professionalmente.

 

 

 

Chi suonava la prima volta che sei andata a ballare e dov’eri? ESSENTIALLY ELECTRO

La mia prima “vera” volta è stata all’Amnesia Milano e suonava Sven Väth. Avevo pagato 70€ per quella serata, ma ero davvero felicissima!

 

Quali sono le tre tracce per te più importanti?

Vitalic – Rave Age

Bloody Beetroots feat. Steve Aoki – WARP

Major Lazer – tutta la loro discografia. Sono un po’ i miei guru, mi hanno fatta avvicinare ad un suono un po’ diverso rispetto a quello a cui ero abituata, rock ed electro.

 

Se fossi un DJ, chi vorresti essere e perché?

Diplo, perché per me è un artista incredibile. Lo reputo un genio in tutto ciò che fa, nella sua musica, nel collaborare sempre con artisti diversi, nell’innovarsi costantemente nonostante sia sulla scena da molto tempo. È ciò che più mi piace degli artisti come lui.

 

Se potessi fare una sola domanda a un DJ, cosa chiederesti e a chi?

Chiederei a Steve Aoki come gli sia venuto in mente di creare l’etichetta Dim Mak e che atmosfera c’era nelle sue feste dove peraltro hanno suonato personalità incredibili.

 

Di quale club vorresti essere proprietaria e perché?

Vorrei essere la proprietaria del club dove c’è stato il Dim Mak party per la prima volta. Tuttavia, avendo lavorato per molti anni in tanti locali diversi, più che possederne uno, preferirei avere dei format da portare in giro.

 

Chi secondo te è il DJ più sopravvalutato e chi il più sottovalutato?

È difficile rispondere a questa domanda perché quando un artista ha successo, evidentemente è perché qualcosa è stato trasmesso. La musica è libera e deve essere ascoltata, per questo motivo non ho una risposta per questa domanda.

 

Se potessi usare una macchina del tempo, quale evento musicale vorresti (ri)vivere?

Sembra ombra di dubbio un concerto dei The Cure.

 

Con quale DJ prepareresti una torta al cioccolato?

La preparerei con Diplo, per poterlo riempire di domande.

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