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Artista

Paco Osuna

minimal techno
spanish techno

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Biografia

Paco Osuna è uno degli artisti più rilevanti della scena musicale elettronica del XXI secolo, non solo in Spagna ma anche a livello internazionale. Un maestro del suono techno più minimalista, con groove scuro e ritmi caldi sempre presenti nei suoi set. Paco Osuna è caratterizzato da una continua innovazione, non solo in studio, ma anche in consolle. Raramente lo si vede suonare semplicemente con CDJ o giradischi. I suoi set sono degli spettacoli ibridi, in cui la sua selezione musicale si combina con i suoni prodotti in studio. Paco Osuna è il fondatore e direttore della label Mindshake, tra le più grandi della minimal techno, e le sue tracce sono state pubblicate anche su altre etichette di riferimento come Minus, 100% Pure Recordings, Get Physical, Blackflag Recordings, Cadenza, Circus, MOOD, Hommage, Tronic, Suara, Plus 8 Records ed elrow Music, tra le tante. La lista è infinita... e degna di uno dei più grandi DJ e produttori di tutti i tempi. Plastikman (aka Richie Hawtin), Adam Beyer, Seth Troxler, Monkey Safari, Nicole Moudaber e Matador sono solo alcuni degli artisti che ha remixato durante i suoi 25 anni di carriera… un traguardo che avrebbe celebrato nel 2020, prima che il coronavirus rovinasse i suoi piani. Paco Osuna è nato a Barcellona nel 1974, solo due anni e mezzo dopo Richie Hawtin e Dubfire, e un anno prima di Marco Carola. Senza dubbio, questi cinque anni, dal 1970 al 1975, sono stati decisivi per la storia del clubbing e dell’industria musicale underground. A soli 14 anni, Paso Osuna già frequentava regolarmente lo Studio 54, punto di riferimento della nightlife barcellonese dove si poteva ascoltare musica house e acid, soprattutto grazie a Raúl Orellana. Sebbene si possa pensare che Barcellona sia la città perfetta per iniziare la propria carriera artistica, in Spagna, alla fine del XX secolo, il fulcro della musica dance era un altro (non lontano dalla capitale catalana): Valencia. È qui che è iniziato il progetto musicale di Paco Osuna, in quel calderone in cui il barcellonese si è lanciato all'età di 20 anni, di ritorno dal servizio militare. I principali club di Valencia, come il Puzzle e l’Heaven, iniziarono a vedere in lui un innato talento, molto più di un “semplice DJ”. Molto vicina a Valencia (sebbene ci sia un po’ d’acqua nel mezzo), c’è Ibiza. E non ci volle molto affinché i commenti su Paco Osuna raggiungessero l’Isola Bianca. Nel 1999, all’età di 25 anni, diventò il resident dell’Amnesia, dividendo la consolle con i giganti della scena clubbing come Richie Hawtin, Marco Carola, Carl Cox, il recentemente scomparso Pascal FEOS o Sven Väth. Quest’ultimo, fu il primo a fare una mossa: nel 2001, Paco Osuna entrò a far parte della Cocoon Agency. La sua carriera da DJ stava iniziando a decollare e fece il salto verso la scena internazionale. Il resto è storia. La sua musica venne acclamata su label come Real State e Mórbido, e la sua prima label Shake Rc. vide la luce solo due anni dopo. ZenBooking, un’agenzia in cui, fra i tanti, c’erano Adam Beyer, Davide Squillace e Marco Carola, fra molti, incluse anche Paco Osuna nel roaster. Tutto questo fino a che, nel 2016, l’artista barcellonese lanciò il suo progetto più grande: Mindshake. La sua seconda label. Quella definitiva. La label che dura ancora oggi e da cui sono passati molti – se non tutti – i più grandi nomi della minimal, techno e tech-house. Paul Ritch, Carlo Lio, Eats Everything, Popof, Nick Curly e Andres Campo sono un buon esempio. Nel mentre, lo stesso anno, Paco Osuna diede vita ad un altro grosso progetto: Club4. Per oltre un decennio, il party divenne il punto di riferimento del giovedì notte a Barcellona. Il Club4 si svolgeva al City Hall (un club attivo ancora oggi nella città) ed era gestito, oltre a Paco Osuna, da Adam Beyer, Marco Carola e Christian Smith. In altre parole, dai maggiori esponenti di Mindshake, Drumcode, Music On e Tronic. Non male per niente. Non a caso, Paco Osuna è anche diventato uno dei resident del famoso party Music On, sia a Ibiza che in giro per il mondo. Da quel momento ad oggi, Paco Osuna è passato da praticamente tutti i punti salienti della scena, sia in termini di club che di festival: Pacha, Hï, Ushiaïa, Space Miami, Space New York, Berghain e Panorama Bar, Kappa Futur Festival, Loveland, Tomorrowland, Ultra Miami, Movement Detroit, DGTL, Sónar… Sono poche le barriere che il catalano deve ancora superare. Attualmente, Paco Osuna lavora fianco a fianco con quello che è stato, fin dall’inizio, un suo grande idolo e fonte d’ispirazione: Richie Hawtin. L’artista canadese, famoso per la sua ossessione (di famiglia) con lo sviluppo tecnologico, nel 2016 ha lanciato il nuovo mixer MODEL1, una macchina in cui i canali del mixing sono basati sull’utilizzo di filtri. Dietro al suo motto PLAYdifferently, Richie Hawtin voleva come ambasciatori ufficiali di MODEL1 degli artisti con la sua stessa visione. Fra questi, Loco Dice, Chris Liebing, Matador, Dubfire… e Paco Osuna. Con il suo MODEL1, i suoi vari gadget e device e i suoi set ibridi, Paco Osuna nel 2020 celebra 25 anni di carriera artistica. Lo fa più vivo che mai, presente in molti dei club e festival più influenti del pianeta, persistendo anche con lo sviluppo delle feste e showcase di Mindshake. Paco Osuna è, senza alcun dubbio, uno dei più grandi esempi di musica minimal techno del XXI secolo.

Paco Osuna