La vigilia dell’Epifania tra book club, ricerca musicale e dj set per esorcizzare la fine delle feste e ripartire di slancio proiettandosi nell’anno nuovo galvanizzati dalla pozione magica di Female Cut: un booster vitaminico a base di buone vibrazioni, sperimentalismo e radici nell’underground in grado di mettere tutti d’accordo, seguaci del Grinch e fedeli allo spirito natalizio. È la sinestesia, ibridazione di linguaggi artistici, la cifra del progetto “Divae” ideato e prodotto per l’Alcazar Club dall’associazione di promozione sociale Female Cut che da sedici anni sostiene l’empowerment femminile attraverso lamusica e il djing. Lunedì 5 gennaio, dalle 19.30, il format approda nel locale di Trastevere con una
calza carica di contenuti: cultura, nuove sonorità, intrattenimento. Si inizia con la presentazione del romanzo di Sofia Assante, La mia ultima storia per te (Mondadori), vincitore del Premio Viareggio, che si dipana tra i vicoli del centro storico di Roma, New York e un affascinante quanto misterioso paesaggio lacustre. La scrittrice interverrà al dibattito moderato da Maria Egizia Fiaschetti, giornalista del Corriere della Sera, e Francesca Giannetto, redattrice presso la casa editrice della Biblioteca apostolica vaticana e collaboratrice del blog «Alley Oop» del Sole 24 Ore, ripercorrendo i passaggi salienti della trama. Dopo il talk e il firmacopie, il palco dell’Alcazar si animerà con il live di Miriam Ayaba, giovane protagonista della scena urban di origine partenopea, cresciuta tra Brescia e Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova. La sua cifra stilistica è la mescolanza di generi e culture che contribuisce a comporre un caleidoscopio multisfaccettato con influenze jazz, blues, funky, hip hop e R&B. La serata salirà di ritmo con le dj di Female Cut – Lady Coco, Lola Marimba, e Miz Kiara – che faranno vibrare la pista fino a tardi. Nell’ambito dell’evento Pax Paloscia, pioniera della street art capitolina, pittrice e illustratrice, sarà presente con un contributo originale e presenterà una selezione di stampe.
Il mood del progetto enfatizza il potenziale magico-taumaturgico della donna, la sua forza generatrice tra il panismo naturalistico e il simbolismo religioso: dea, santa, star, supereroina. Divae è un termine polisemico dalla forte risonanza che esalta l’eterno femminino, la su fascinazione e la sua forza ispiratrice oltre gli stereotipi (estetici, culturali, generazionali). Il format punta sulla commistione di codici espressivi spalmati nell’arco della serata dall’aperitivo al rito collettivo del dancefloor: filo conduttore la valorizzazione della creatività femminile nelle sue molteplici declinazioni.