Un universo sonoro in continua espansione attraversa il Mediterraneo e approda in Italia.
Bab L’Bluz, tra le formazioni più magnetiche e radicali della scena world-rock contemporanea, annunciano il loro tour italiano.
Formatisi a Marrakech nel 2018, Bab L’Bluz hanno saputo reinventare la tradizione Gnawa, Hassani e Amazigh fondendola con rock psichedelico, funk e blues elettrico. Al centro del progetto c’è la figura carismatica di Yousra Mansour, cantante, musicista e performer dalla presenza ipnotica, che intreccia canto rituale, denuncia sociale e potenza rock, accompagnata dall’awisha elettrificata e dal guembri.
Dopo l’acclamato debutto Nayda! (Real World Records), premiato e celebrato dalla critica internazionale–da Mojo a Songlines, dal New York Times alla BBC– Bab L ’Bluz tornano sulle scene con Swaken, secondo album pubblicato nel 2024 dalla storica etichetta fondata da Peter Gabriel. Un lavoro che segna un ulteriore salto evolutivo: undici tracce incandescenti, registrate ai Real World Studios e scritte tra il Marocco e un lungo tour mondiale, che spingono il suono della band verso territori ancora più intensi, fisici e viscerali.
Swaken è musica antica e futuribile allo stesso tempo: un vortice sonoro che richiama l’energia analogica del rock anni Settanta, da Hendrix ai Led Zeppelin, intrecciandola ai rituali di trance nordafricani e alla forza ipnotica delle lilas gnawa. Dal vivo, questo immaginario si traduce in concerti ad altissima intensità, dove corpo e suono entrano in risonanza e la danza diventa atto liberatorio e collettivo.
Nei testi, cantati prevalentemente in darija, Yousra Mansour affronta senza compromessi temi come le disuguaglianze di genere, le leggi sull’eredità, la depressione e la necessità di riscoprire fiducia, unità e responsabilità condivisa in un mondo sempre più fragile. Una posizione chiara e non negoziabile, che rende Bab L’Bluz un progetto artistico e politico insieme.
Il tour italiano rappresenta un’occasione rara per assistere dal vivo a una delle realtà più potenti e originali del panorama musicale internazionale contemporaneo: concerti che non si limitano a essere ascoltati, ma attraversati.