Bologna aveva il suo festival e non un festival qualunque. Una realtà che non era neanche nata come necessità, bensì come evoluzione naturale, organica di quella vibrante nightlife che si dispiegava attraverso le vie per poi insinuarsi nei vari club e locali della città rossa.
Di feste a Bologna se ne sono viste tante e di svariati tipi e il roBOT Festival ne è stato la massima espressione. Una spirale ascendente che anno dopo anno è cresciuta guadagnandosi il rispetto e l’affetto dei molti. Un festival atto a soddisfare la fame di musica dei clubbers e ad educare tutti coloro che erano semplicemente attratti ed affascinati dal mondo della musica elettronica.
Ma come tutte le cose belle c’è sempre una fine. E una fine c’è stata anche per il roBOT festival. Una vera e propria doccia fredda per la gran parte del popolo felsineo, rimasto con il vuoto interiore ed il cuore spezzato. Tuttavia, in natura nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma. Nessuna eccezione per il roBOT festival che è rimasto a Bologna tuttavia presentandosi con una veste nuova, più ridotta ma comunque capace di soddisfare e stupire il suo pubblico. Parliamo della roBOT night, format musicale che ha visto la luce lo scorso sette ottobre al Link di Bologna con la partecipazione dell’artista cileno Ricardo Villalobos. Di certo non un festival dotato di lineup possente carica di nomi importanti, ma comunque un evento degno d’encomio. Una venue storica e un altrettanto storico artista, uniti in una sola notte.
Un party concept destinato a ripetersi nel tempo. Infatti, roBOT night torna al Link per un altro evento all’insegna della buona musica.
Sia dal caso che l’ospite della serata sarà uno di quegli artisti fioriti nella fertile città di Glasgow. Il suo nome è Jack Revil, meglio conosciuto come Jackmaster. Per chi non lo conoscesse il nome potrebbe sembrare un po’ audace. Autoproclamarsi master non è di certo un gesto umile, e in un ambiente come quello musicale è una mossa pericolosa. La critica è sempre dietro l’angolo in attesa di avanzare le prossime valutazioni, e presunti intenditori musicali sono sempre pronti a generare aspri commenti.
Te lo possiamo assicurare però, Jackmaster si difende bene. D’altronde chi ramazza dimestichezza va in giro con la corazza. E di dimestichezza dietro la consolle questo DJ ne ha acquisita a palate tanto da meritarselo l’appellativo di maestro. La gavetta se l’è fatta tutta, acquisendo una conoscenza musicale quasi impareggiabile.
Jack si distingue per i suoi straordinari set in cui non esita a mixare classici house e techno con diverse tracce derivanti dalla non meno esuberante scena break del Regno Unito. Un dj puro e genuino, che vanta esibizioni in diversi eventi e famose venue come al DC10 a Ibiza, così come le sue incursioni a famosi festival spagnoli quali il Primavera Sound, Sónar e il famoso festival messicano BPM.
È anche il fondatore dell’etichetta Wireblock con cui ha pubblicato materiale insieme ad artisti quali Rustie, Hudson Mohawke e Lory D.
Un Dj che ha portato su di un altro livello l’arte del mixaggio e che merita gli occhi su di se puntati e le orecchie ben aperte pronte ad ascoltarlo. Un evento imperdibile perciò quello che ci sarà al Link questo fine settimana che vedrà il prodigio di Glasgow affiancato dal fiorentino Marco D’Aquino in arte Dukwa.
Nulla sembra essere stato lasciato al caso. Una scintilla si accende nella nightlife bolognese, la speranza di un ritorno, di una nuova opportunità, di un nuovo inizio.
Quando? Sabato 24 Febbraio
Dove? Link Bologna
Lineup: Jackmaster, Dukwa
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