Xceed-Radiohead-Website

Thom Yorke dei Radiohead viene hackerato e la band risponde pubblicando tutto il proprio materiale

Sembrava che la storica rock band britannica stesse ancora giocando con internet e marketing, ma la verità è che l’improvvisa pubblicazione a titolo gratuito di tutto il proprio materiale d’archivio sia dovuto ad un hackeraggio e furto delle loro tracce, demo e video inediti di concerti 0

È nel loro DNA. Se la leggendaria rock band britannica dei Radiohead è arrivata dov’è arrivata, indubbiamente è anche per l’incredibile qualità della loro musica. Ma, purtroppo o per fortuna, oggi quello non basta solo quello. Il marketing è sempre presente. Ed ha sempre qualcosa da dire.

Non è mai stato un problema per il gruppo guidato da Thom Yorke. Piuttosto il contrario: Radiohead è uno degli agenti musicali che ha maggiormente approfittato del digital marketing nell’era di Internet.

 

Radiohead, pionieri nell’era del digital marketing

Xceed-Radiohead-Internet
Immagine: © Radiohead – sito ufficiale 

 

Nel 2016, il tanto atteso album A Moon Shaped Pool non è stato pubblicato nella maniera standard. I Radiohead hanno improvvisamente ripulito tutti i loro social network. I loro profili erano vuoti. E nella notte, le 11 tracce dell’album sono apparse sul loro sito web e sulle piattaforme di streaming. L’intera industria musica stava parlando dei Radiohead in quel momento. Investimento nel marketing: zero.

Facciamo un passo ancora più indietro. Anno 2007. Il loro album In Rainbows era il primo album della storia a non avere un prezzo fisso. Sotto il concetto del “paga quanto vuoi”, estremamente innovativo in quei tempi, i Radiohead sono stati pionieri nella democratizzazione della musica e all’adattamento all’era 2.0, in cui l’acquisto di musica in quanto tale inizia a dare il via agli abbonamenti di streaming online.

 

Un furto virtuale spinge i Radiohead a pubblicare contenuto inedito sul proprio sito

Xceed-Radiohead-Public Library
Immagine: © Radiohead – sito ufficiale 

 

L’ultima grande azione della band, tuttavia, non è legata al marketing. I Radiohead hanno modificato drasticamente il loro sito web, trasformandolo in un gigantesco showcase. Su di esso, possiamo trovare moltissimo materiale inedito. Tutto gratuito ed accessibile a tutti.

Secondo Jonny Greenwood – un membro della band – nelle sue reti, Thom Yorke è stato hackerato e virtualmente derubato. Gli hacker hanno provato a ricattare il leader dei Radiohead: hanno richiesto 150,000$ per non pubblicare il materiale. Già conosciamo la reazione della band di Abingdon.

La band di Abingdon ci ha aperto le porte della macchina del tempo: i loro concerti al Glastonbury del 2003 o a Pinkpop nel 1996, merchandising vario (ci sono un sacco di magliette), tutte le loro tracce e demo e, in breve, qualsiasi tipo di archivio che i Radiohead hanno tenuto in questi 35 anni di carriera.

Vieni a vedere; le porte sono aperte.

 

SITO DEI RADIOHEAD

(Immagine di copertina: © Radiohead – sito ufficiale)

 

0
Total
0
Shares
Prev
Sound Department: una gemma del Sud Italia e del clubbing

Sound Department: una gemma del Sud Italia e del clubbing

Alla scoperta di Sound Department: la differenza con l'estero, il ricordo di

Next
Take It Easy, cento di questi anni! (…e per ora sono già dieci)

Take It Easy, cento di questi anni! (…e per ora sono già dieci)

Take It Easy a Milano, una bellissima storia lunga dieci anni e fatta,

You May Also Like