Chi suonava la prima volta che sei andata a ballare e dov’eri?
Ero ad una serata Funk You al Tunnel Club di Milano. Ai piatti c’era D.A.V.E. The Drummer. Si, ho iniziato a frequentare i club e gli eventi notturni ascoltando Hard Techno a 180 bpm.
Quali sono le tre tracce per te più importanti?
Se fossi un DJ, chi vorresti essere e perché?
Vorrei essere Sven Väth, pioniere della musica elettronica. Ha rivoluzionato il concetto di clubbing spingendolo ai massimi livelli tra serate, festival e after che durano più di 24h. È sul palcoscenico da più di 30 anni, ha vissuto molte generazioni, ma nonostante tutto è sempre rimasto tra i primi nell’Olimpo della Musica. Lui sa come coinvolgere la pista, non solo con la musica, ma intrattenendola con veri e propri show.
Se potessi fare una sola domanda a un DJ, cosa chiederesti e a chi?
Chiederei ai Minilogue a cosa stavano pensando mentre producevano il disco “Let Life Dance Thru You”.
Semplicemente Magico.
Di quale club vorresti essere proprietaria e perché?
Nonostante non l’abbia vissuto in prima persona per via dell’età, dico l’Omen Club di Francoforte – lo storico locale di Sven Väth. Negli anni ’90 per la chiusura del club bloccarono persino la via. E con le casse fuori fecero festa in mezzo alla strada. La vera mentalità da rave.
Chi secondo te è il DJ più sopravvalutato e chi il più sottovalutato?
È difficile da dire. Molti DJ sono sopravvalutati per via del management e altri particolari. Quelli invece sottovalutati sono proprio quelli che con le proprie gambe e la propria passione cercano di emergere in maniera, diciamo, pulita.
Se potessi usare una macchina del tempo, quale evento musicale vorresti (ri)vivere?
Sono tanti i momenti passati che vorrei rivivere. Concerti come quello di Woodstock nel 1969, dei Led Zeppelin, dei Queen a Wembley… Mi mangio le mani per non essere nato prima!
Con quale DJ andresti al cinema a vedere la trilogia de Il Padrino?
Con Carl Cox, da cui mi farei adottare volentieri.
Chi suonava la prima volta che sei andato a ballare e dov’eri?
Era il 2015 ed ero al Brunch Electronic per una “despedida”. È stata una delle prime esperienze a contatto con la scena elettronica. Mi sono divertita molto, ma non ricordo assolutamente chi stesse suonando.
Quali sono le tre tracce per te più importanti?
Whirpool Productions – From Disco to Disco
Jamie Jones & Gadi Mizrahi – Nasty Things (Wolf + Lamb Black)
Narcotic Syntax – Romantic Infinity
Se fossi un DJ, chi vorresti essere e perché?
Ricardo Villalobos perché viaggia molto e ha l’opportunità di vedere il mondo facendo ciò che ama, in tutti i sensi. In più suona spessissimo negli open air e io sono amante degli eventi open air!
Se potessi fare una sola domanda a un DJ, cosa chiederesti e a chi?
Chiederei a Ricardo Villalobos qual è il vinile che possiede a cui tiene di più.
Di quale club vorresti essere proprietario e perché?
Il Gazgolder Club, lo adoro. Le enormi vetrate interne ricordano una chiesa e cambiano colore a ritmo di musica, creando un ambiente molto suggestivo. L’ambiente cozy è pieno di poltrone e divanetti dove si può anche bere un tè caldo, anziché ballare o bere alcolici. Nell’area fumatori, completamente in legno, sembra quasi di essere in un altro locale. Infine nello spazio esterno, dove ci sono altre poltrone, ci sono anche delle palle di neve che creano un’atmosfera magica, soprattutto quando di inverno vengono ricoperte di neve. Gli orari del locale permettono a tutti i clubbers di viversi appieno l’esperienza del clubbing e questa è una cosa che amo.
Chi secondo te è il DJ più sopravvalutato e chi il più sottovalutato?
A questa domande non so come e non mi sento di rispondere, ognuno ha il proprio gusto e opinione che rispetto e preferisco non giudicare.
Se potessi usare una macchina del tempo, quale evento musicale vorresti (ri)vivere?
Woodstock, il primo concerto in assoluto dei Beatles, oppure l’ultimo concerto con Freddy Mercury ancora in vita. Insomma, ce ne sono troppi!
Con quale DJ andresti al cinema a vedere la trilogia de Il Padrino?
Il mio ragazzo è DJ, andrei sicuramente con lui.
Chi suonava la prima volta che sei andato a ballare e dov’eri?
La mia prima è serata è stata al porto di Alassio, con un Joseph Capriati non ancora famosissimo.
Quali sono le tre tracce per te più importanti?
Ilario Alicante – Vacaciones en Chile
Se fossi un DJ, chi vorresti essere e perché?
Vorrei essere Sven Väth, è uno dei pochi ad avere un talento innato.
Se potessi fare una sola domanda a un DJ, cosa chiederesti e a chi?
Chiederei alcune specifiche tecniche a Ricardo Villalobos sui suoi particolari effetti.
Di quale club vorresti essere proprietario e perché?
Vorrei essere proprietario del DC10 di Ibiza perché, soprattutto nel garden, si respira un’atmosfera magica.
Chi secondo te è il DJ più sopravvalutato e chi il più sottovalutato?
Un DJ sottovalutato è Cuartero, perché secondo me ha un potenziale enorme. Per quanto riguarda il più sopravvalutato invece, tutti quelli che suonano per conoscenze o perché investono nei locali dove vengono chiamati a suonare.
Se potessi usare una macchina del tempo, quale evento musicale vorresti (ri)vivere?
Vorrei rivivere l’ultimo Time Warp a Utrecht, in Olanda. Un evento organizzato davvero alla perfezione, in ogni minimo particolare.
Con quale DJ andresti al cinema a vedere la trilogia de Il Padrino?
Andrei sicuramente con Joseph Capriati.
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