Ci sono casi in cui una creazione artistica, un progetto creativo nascono da un paradosso. La fusione di entità tra di loro contrastanti, provenienti da mondi diversi. Ma come un ossimoro in una poesia, a volte la contrapposizione di due elementi contrastanti rappresenta l’unico modo per trasmettere il messaggio. Fabrizio Rat è esattamente questo. Sbarcato a Parigi per completare la sua formazione al Conservatorio Nazionale di Musica e Danza di Parigi, questo artista ha scelto di non intraprendere il tradizionale destino degli studiosi di musica classica e moderna. La rottura di un percorso prestabilito che ha visto Fabrizio Rat avvicinarsi al mondo dell’elettronica, attraverso una transizione musicale verso le sonorità tipiche della techno music. Dalle macchine all’acustica, dall’acustica alle macchine, inversioni musicali di formidabile efficienza dove non è tanto la melodia del pianoforte ad essere il punto cardine delle produzioni musicali di questo artista, quanto le sue ritmiche, i riff ripetitivi caratterizzati da suoni crudi e minimali. Fabrizio Rat ha cambiato totalmente le regole del gioco. La mano destra posata sui tasti del pianoforte, la mano sinistra impegnata a lavorare con sequencer, mixer e drum machine.
Già membro attivo del collettivo Cabaret Contemporain, che appunto dedica la sua ricerca musicale alla commistione di musica classica e musica elettronica, nel 2016 Rat pubblica il suo primo EP La Machina, gonfiando i ranghi della Optimo Trax. Quattro tracce che rappresentano per bene la psiche del techno pianista, la sua visione artistica e musicale fatta di intrecci temerari tra la musica dance e il pianoforte acustico.
È bello osservare e ascoltare come questo artista riesca a superare molte volte il confine che separa queste due sfere musicali così diverse l’una dall’altra. Per farlo, Fabrizio Rat afferma di dover studiare a dovere il percorso sonoro del suo pianoforte, modificando il suono dello strumento attraverso l’uso di adesivi applicati sugli elementi risonanti quali corde e martelli. Un processo che ricorda molto quello intrapreso dagli amanti dei sintetizzatori, impegnati a creare quelle sonorità che seguono le indicazioni di precisi diagrammi.
Fabrizio Rat presenterà il suo live ibrido composto da pianoforte e drum machines il 24 Febbraio al Der Kindergarten di Bologna per un evento targato Werkstatt, la nuova officina del suono di Shifting Agency e TS. Terzo appuntamento per questo party concept che vedrà la partecipazione oltre che di Fabrizio Rat di altri due artisti nostrani quali il boss della Random Numbers BXP e Shaven, membro della Shifting Booking.