La piattaforma di streaming nega la relazione in TechCrunch dopo aver licenziato il 40% del suo staff la scorsa settimana.
Secondo un rapporto di TechCrunch, SoundCloud ha una liquidità residua che gli permetterebbe di restare operativo soltanto per altri 50 giorni.
Il rapporto è il risultato di un massiccio licenziamento presso la società di streaming musicale la scorsa settimana, quando ha rescisso i contratti di 173 membri del suo personale in tutto il mondo – circa il 40% della sua forza lavoro.
Secondo fonti SoundCloud vicine a TechCrunch, i fondatori dell’azienda, Alex Ljung e Eric Wahlforss, hanno ammesso che i licenziamenti hanno consentito un risparmio di denaro sufficiente al sostentamento dell’azienda solo per i prossimi 50 giorni al massimo.
Soundcloud ha ribattuto con una risposta che è la ripetizione della dichiarazione ufficiale di Ljung dalla scorsa settimana. “Riducendo i costi e continuando la nostra crescita dei ricavi, siamo sul nostro percorso verso la redditività e nel controllo del futuro indipendente di SoundCloud”, ha detto la scorsa settimana.
Tutto ciò risulta quindi in conflitto con l’affermazione di Ljung, che ha descritto il futuro di SoundCloud in modo positivo. Il rapporto pone un’ immagine sobria della vita a SoundCloud dopo i licenziamenti della scorsa settimana. Una riunione di tutte le filiali tenutasi in data 11 luglio è stata descritta come una “merda” da una fonte, che ha dichiarato:
“Non credo che la gente rimarrà. Non credo proprio. Le persone in gamba di SoundCloud partiranno. Eric [Wahlforss] ha parlato di famiglia SoundCloud suscitando ilarità. Come puoi parlare di famiglia quando hai appena fatto fuori 173 persone? “
Secondo fonti della riunione, la società ha ammesso di aver conosciuto per mesi che doveva tagliare i posti di lavoro, ma non ha informato i dipartimenti che dovrebbero tagliare i costi.
La relazione sostiene addirittura che alcuni dei nuovi collaboratori che avevano iniziato la loro esperienza in SoundCloud solo due settimane prima, hanno visto rescindere il loro contratto, altri sono stati costretti a vendere la propria casa o ad abbandonare la loro residenza per poter continuare a lavorare con l’azienda trasferendosi nell’ ufficio di Berlino.
Quando gli interpellati dal personale hanno chiesto informazioni sul perché non ci fosse stata alcuna trasparenza riguardo alle finanze aziendali o al congelamento di nuovi incarichi, la direzione ha risposto che un congelamento di assunzioni avrebbe potuto essere percepito come un segnale di debolezza portando le persone a farsi delle domande.
Un altro dei malcapitati intervistati, Vojta Stavik, ha spiegato a TechCrunch come a lui fosse stato offerto un ruolo in SoundCloud che avrebbe dovuto iniziare a rivestire a partire dal 17 luglio, tale accordo è stato tuttavia annullato il 7 luglio – poco prima di essere trasferito a Berlino.
Stavik minaccia ora l’azione legale contro SoundCloud, poiché afferma che l’offerta di lavoro firmata include un periodo minimo di quattro settimane obbligatorio. La società, sottolinea Stavik, ora rifiuta di pagare il suo stipendio per quel periodo.
I problemi di denaro di SoundCloud sono stati ben documentati negli ultimi anni. Nel 2016 è emerso che la società ha perso 44 milioni di dollari nel 2014, mentre quest’anno i rapporti hanno mostrato che nel 2015 si è verificata una perdita di 52 milioni di dollari.
Diverse sono le aziende sondate come potenziali acquirenti di SoundCloud, tra cui Twitter, Spotify e, più recentemente, Google, ma le lotte del servizio per fare affari con i major potrebbero avere frenato qualsiasi trattativa per l’acquisto.
SoundCloud ha lanciato il suo servizio di sottoscrizione SoundCloud Go lo scorso anno, ma ad oggi questa società ha deciso di non rilasciare ancora le cifre degli abbonati per questo servizio.