Esattamente un mese dopo dall’evento che aveva visto Janina impossessarsi del deck del Kinki Club di Bologna, il collettivo felsineo Grapevibe torna in questa storica venue con un altro artista berlinese, Dana Ruh.
Leader dell’etichetta Brouqade, Dana è stata capace di plasmarsi una precisa identità musicale, frutto della sperimentazione e commistione di suoni tipicamente house e techno. Una artista creativamente coerente che per questo motivo ha guadagnato l’affetto e la stima di molti, specialmente nell’ambiente clubbing berlinese. Dana risulta essere valida non solo nelle vesti di produttore ma anche di DJ. Resident di uno dei club più popolari d’Europa, il Der Visionaere, Dana vanta una selezione musicale accurata composta da vere e proprie gemme musicali che passano dall’house alla techno più fumosa.
Nella stessa serata, questo talentoso artista sarà accompagnato dai due locals bolognesi DJ Cream della 320KB e Jackie della Bolorepresent. Entrambi artisti devoti alla musica house in tutta le sue forme.
Il Kinki sarà la dimora di questo prossimo evento, e non poteva essere scelta una venue migliore per una serata all’insegna della più pura club culture.
Aperto da ormai ben quarant’anni, questo storico club si è ricavato uno spazio nel cuore di tutti i clubber bolognesi. Serate emozionanti all’insegna del rare groove, house, funk, techno. Un feeling magico tra gli ospiti invitati e la gente di questo locale. Un audience sempre gioioso e carico di positività.
La peculiarità della sua struttura sotterranea, unita all’arredamento assai minimale, rende il Kinki un club tipicamente underground, che non ha nulla da invidiare ai locali europei di maggior prestigio.
Giovani artisti, creativi, fumettisti e musicisti divenuti poi popolari a livello internazionale avevano l’abitudine di trascorrere le proprie notti al Kinki.
È dal 1958 che questo locale ospita artisti conosciuti in tutto il mondo. Solo per citarne alcuni Jimi Hendrix, Lucio Dalla, Patty Pravo ma anche alcuni dei pesi massimi dello scena elettronica quali Little Louie Vega, Osunlade, Ricardo Villalobos e molti altri ancora.
Pochi ma essenziali sono gli ingredienti che hanno contribuito a rendere questo locale, situato esattamente tra le due torri di Bologna, una delle pietre miliari della nightlife della città rossa. Una direzione artistica curata e competente un ottimo sound system e naturalmente uno staff appassionato e dedicato ad ogni singolo evento ospitato da quesa venue leggendaria. Il risultato ottenuto è che la gente che affolla il locale ad ogni suo evento si lascia trasportare solo ed esclusivamente dal feeling della musica.
Non c’è altro da aggiungere. D’altronde il nome e la storia di questo club parlano già da sé.